Ci sono molte opere di Pier Paolo Pasolini che hanno un diretto rapporto con il Friuli magari perché sono state scritte in Friuli, pubblicate o stampate in Friuli, oppure in lingua friulana, e citano luoghi del Friuli e donne e uomini friulani. Conseguentemente ci sono moltissimi autori in tutto il mondo che hanno indagato queste relazioni scrivendone in monografie, articoli, saggi e (...)
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Poesie a Casarsa

Pasolini, Pier Paolo. Poesie a Casarsa. [Ed. in facsimile]. [Casarsa della Delizia]: [Centro studi Pier Paolo Pasolini]; [Monticello Conte Otto]: [Ronzani], 2019, (Crocetta del Montello: Grafiche Antiga). 42 p., 20 cm. [ISBN] 978-88-94911-23-7 Ronzani


Descrizione

Riproduzione dell'edizione: Bologna: Libreria antiquaria Mario Landi, 1942. Pubblicato con: Il primo libro di Pasolini, a cura di Franco Zabagli. Edizione di 1000 esemplari. In custodia.
Edizione facsimilare in 1000 copie della prima edizione del primo libro di Pier Paolo Pasolini, pubblicato nel 1942 a Bologna dalla Libreria antiquaria Mario Landi (piazza S. Domenico, 5). Il volume è stato stampato su carta Arcoprint Avorio uso mano da Grafiche Antiga di Crocetta del Montello (Treviso).


Cita questa scheda

Citazione:
Poesie a Casarsa, https://www.pasolinibibliografiafriulana.it/opere/poesie-a-casarsa_57, Pasolini Bibliografia Friulana, ISSN 3034-9788
Data di pubblicazione:
21/10/2023

Dati editoriali

Tipo di pubblicazione:
Libro
Edizione:
Ed. in facsimile
Data:
2019
Editore/Tipografo:
Centro studi Pier Paolo Pasolini - Editore
Ronzani - Editore
Grafiche Antiga - Tipografo
Luogo:
Casarsa della Delizia - Luogo di edizione
Monticello Conte Otto - Luogo di edizione
Crocetta del Montello - Luogo di stampa

Contenuto

Indice
p. 5: dedica "A mio padre"
p. 7: I. - Poesie a Casarsa (il titolo è seguito da epigrafe tratta dal poeta provenzale Peire Vidal («Ab l'alen tir vas me l'aire / Qu'eu sen venir de Proensa: / Tot quant es de lai m'agensa» (Aspiro col respiro l'aere che sento venire di Provenza: mi piace tutto quanto proviene da questo paese)
Seguono 13 poesie in friulano (ma 11 hanno il titolo in italiano), con traduzione in italiano in calce, scritte tra il 1941 e il 1942:
p. 9: Dedica
p. 10: Il nìni muàrt
p. 11: Pioggia sui confini
p. 12: L’ingannata
p. 13-14: O me giovanetto!
p. 15: Per il «David» di Manzù
p. 16-19: Lis litanis dal biel fi
p. 20: Al fratello
p. 21: Dilio
p. 22: Fuga
p. 23-26: Per un ritorno al paese
p. 27-28: Altair
p. 29: Canto delle campane
p. 31: II. - La domenica uliva (il titolo è seguito dai primi quattro versi della poesia "La madre" di Giuseppe Ungaretti (E il cuore quando d'un battito / avrà fatto cadere il muro d'ombra / per condurmi, Madre, sino al Signore, / come una volta mi darai la mano). La citazione è tratta dalla prima edizione di Sentimento del tempo (Firenze, Vallecchi, 1933). Solo qui, infatti, il primo verso della poesia di Ungaretti compare in questa forma. Pasolini introdusse anche la variante delle iniziali della prima parola di ogni verso in minuscolo, quando invece nella medesima edizione ungarettiana erano in maiuscolo. Nelle edizioni successive la poesia "La Madre" assumerà la forma definitiva con l'aggettivo "ultimo": E il cuore quando d'un ultimo battito / Avrà fatto cadere il muro d'ombra / Per condurmi, Madre, sino al Signore, / Come una volta mi darai la mano)
p. 33-42: La domenica uliva. La poesia è strutturata come un dialogo medioevale tra Figlio e Madre.
p. [43]: Nota di Pier Paolo Pasolini sul friulano (Nota: L'idioma friulano di queste poesie non è quello genuino, ma quello dolcemente intriso di veneto che si parla nella sponda destra del Tagliamento; inoltre non poche sono le violenze che gli ho usato per costringerlo ad un metro e a una dizione poetica. Vorrei inoltre invitare il lettore non friulano a soffermarsi sopra certi vocaboli, come «imbarlumìde», «sgorlâ», «svampidìt», «tintinulâ», «rampìt», «mìrie», «albàde», «trèmul», etc. che io, nel testo italiano, ho variamente tradotti, ma che, in realtà, restano intraducibili.)
p. [45-47]: Indice


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